Lunedi 15.00 - 18.00
E' possibile concordare ricevimenti in altri orari scrivendo all'indirizzo claudio.natali@unifi.it
Informazioni personali
Nome
Claudio Natali
Fax
e-mail
ntlcld@unife.it
Nazionalità
Italiana
Data di nascita
24 / 05 / 1977
Esperienza lavorativa
• Date (da – a)
Dal 28 Dicembre 2018 - oggi
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Dipartimento di Scienze della Terra (DST)
Università degli Studi di Firenze
• Tipo di azienda o settore
Università
• Tipo di impiego
Ricercatore a Tempo Determinato legge 240 comma b) SSD GEO/07
• Principali mansioni e responsabilità
Ricerca, gestione dei laboratori di geochimica elementare ed isotopica, didattica, supervisione tesi di laurea triennale e specialistica.
Dal 01 Marzo 2014 – 26 Dicembre 2018
Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra – Tecnopolo Terra&Acqua Tech
Università degli Studi di Ferrara
Titolare di assegno di ricerca
Ricerca, gestione dei laboratori di geochimica isotopica del Laboratorio Terra&Acqua Tech del Tecnopolo, supervisione tesi di laurea triennale e specialistica.
Agosto 2016 – Dicembre 2016
Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra
Collaborazione tecnica di supporto per “Progettazione e collaudo di esperienze laboratoriali per studenti e insegnanti delle scuole secondarie superiori e progettazione e produzione di test di autovalutazione sulle discipline di base e geologiche”
Organizzazione e realizzazione di attività di promozione (salone dello studente, open-days ecc..) e formative (lezioni, escursioni, laboratori ecc..) per studenti ed insegnanti delle scuole secondarie superiori.
Marzo 2012 – Ottobre 2013
Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG)
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), sez. di Pisa
Ente di Ricerca
Titolare di borsa di alta formazione nel progetto RESPIRA " Tuscan serpentinitic reservoirs: from potential pollutant to environmental resource "
Ricerca, gestione del laboratorio di Microscopia Elettronica a Scansione, progettazione e realizzazione di esperimenti di carbonatazione ex-situ di materiali contenenti amianto, progettazione e realizzazione di esperimenti di rilascio di metalli pesanti in suoli derivati da litotipi femici e ultrafemici, sviluppo di collaborazioni con il Dip. Ingengeria Chimica della Columbia University (NY, US)
Dicembre 2010 – Febbraio 2012
Dipartimento di Scienze della Terra –Tecnopolo Terra&Acqua Tech
Ricerca, supervisione tesi di laurea, gestione dei laboratori di geochimica isotopica del Laboratorio Terra&Acqua Tech del Tecnopolo
Aprile 2008 – Novembre 2010
Dipartimento di Scienze della Terra
Ricerca, supervisione tesi di laurea in ambito petrografico e geochimico.
Giugno 2004-Dicembre 2004
Università Degli Studi Di Ferrara
Collaborazione scientifica (Collaborazione coordinata e continuativa)
“Digitalizzazione della Carta Geologica dell’Etiopia e della Somalia (Merla et al., 1973) e creazione dei database associati”
Istruzione e formazione
Gennaio 2005 – Marzo 2008
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Dipartimento di Scienze della Terra - Università Degli Studi Di Ferrara
• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio
Petrografia e geochimica, titolo della tesi “Petrogenesi e significato gedinamico del magmatismo del plateau Etiopico nord occidentale”
• Qualifica conseguita
Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra, votazione: eccellente
• Livello nella classificazione nazionale (se pertinente)
1996-2004
Corso di studio in Scienze Geologiche, titolo della tesi: “Analisi isotopiche su patine ad ossalati di calcio dell’isola di Torcello (VE)”
Laurea in Scienze Geologiche, votazione: 110/110 e lode.
Attività Didattica
Dal 2010 in poi il sottoscritto ha effettuato attività di correlatore di 50 tesi di laurea del corso di "Scienze Geologiche" (LT) e del corso di "Scienze Geoloogiche, Georisorse e Territorio" (LM) dell'Università di Ferrara. Dal 2019 ad oggi il sottoscritto è stato controrelatore di 3 tesi di laurea magistrale presso il DST dell'Università di Firenze.
attività di formazione o di ricerca presso qualificati istituti italiani o stranieri
Il sottoscritto ha espletato le sue attività di formazione e di ricerca principalmente presso il Dipartimento di Scienze della Terra e successivamente di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, dove ha conseguito il dottorato (3 anni) ed è stato titolare di assegni di ricerca per ulteriori sei anni, principalmente sotto la supervisione scientifica dei Prof. Beccaluva e Bianchini, con i quali sono state sviluppate sia tematiche di interesse petrologico che studi di geochimica ambientale. Durante il dottorato è stato intrapreso un periodo di perfezionamento presso il SUERC (Scottish Universities Environmental Research Centre, United Kingdom), al fine di effettuare analisi isotopiche di Sr-Nd-Pb-He sotto la supervisione dei Prof. Rob Ellam e Finlay Stuart. La collaborazione è ancora attiva, come dimostra la recente sottomissione di un progetto dal titolo "VIDE - Volatile In Deep Earth" nell'ambito dell'Azione Marie Sklodowska-Curie (Call: H2020-MSCA-IF-2017, Ref. n. 799816) che ha previsto Claudio Natali come Principal Investigator ed il Prof. Finlay Stuart come supervisore della struttura ospitante (SUERC - University of Glasgow). Negli anni 2012 e 2013 il sottoscritto è stato titolare di una borsa di alta formazione post-dottorato presso l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, nell’ambito del progetto RESPIRA "Tuscan serpentinitic reservoirs: from potential pollutant to environmental resource". In questo ambito è stato effettuato uno stage di due mesi con il gruppo della Prof. A-H. Y. Park del Dipartimento di Ingengeria Chimica della Columbia University (New York – US), per progettare ed eseguire esperimenti di carbonatazione ex-situ di materiali contenenti asbesto. Proficua è risultata inoltre la collaborazione di ricerca con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Alma-Mater-Università di Bologna (Prof.ssa Livia-Vittori Antisari e Prof. Gilmo Vianello) per lo studio geochimico dei terreni agricoli in Emilia-Romagna. E’ inoltre da menzionare la formazione scientifica che il sottoscritto ha ottenuto presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna sotto la supervisione della Dott.ssa Alessandra Bonazza e Dott.ssa Cristina Sabbioni, inerentemente all’utilizzo degli isotopi stabili nello studio del degrado del patrimonio culturale. Specifica formazione tecnico-scientifica è tuttora in corso grazie alla recente collaborazione che il sottoscritto ha avviato con la società Elementar Analysensysteme GmbH (Germania) per lo sviluppo di nuove metodologie analitiche dedicate alla speciazione del carbonio in suoli e sedimenti.
Sintesi dell’attività scientifica
L’attività scientifica del Dott. Claudio Natali si è articolata in due principali linee di ricerca concernenti studi di geochimica di alta e bassa temperatura.
Studi di geochimica di alta temperatura
Nell’ambito del Dottorato il sottoscritto ha effettuato ricerche petrologiche sulla genesi del magmatismo basico del plateau Etiopico settentrionale, accoppiando lo studio di lave e xenoliti di mantello campionati in diverse sezioni dell’area di studio. In questo contesto ha partecipato a missioni di campionamento in Africa e sviluppato rilevanti capacità analitiche attraverso l’intensa attività di laboratorio che ha previsto analisi degli elementi maggiori ed in traccia su roccia totale (Laboratori del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara) e fasi minerali costituenti sia lave che xenoliti di mantello. L’esperienza alla microsonda elettronica (EMPA) e all’analisi di spettrometria di massa accoppiata all’ablazione laser (LA-ICP-MS) sono maturate presso i laboratori dell’IGG-CNR di Padova e Pavia rispettivamente. Sempre nell’ambito del Dottorato, il sottoscritto ha partecipato ad un programma di ricerca della durata di due mesi in collaborazione con il Prof. Rob Ellam ed il Prof. Finlay Stuart finalizzato all’analisi degli isotopi radiogenici (Sr, Nd, Pb, He) su minerali separati da lave e xenoliti di vari distretti etiopici presso i Laboratori dello Scottish Universities Environmental Research Centre di Glasgow (UK). L’approccio analitico integrato ha permesso di sviluppare una rappresentazione nelle tre dimensioni della genesi del vulcanismo del plateau Etiopico settentrionale, accoppiando stime termobarometriche della generazione dei fusi ad una precisa definizione della zoneografia magmatica. I risultati di queste ricerche hanno dato origine pubblicazioni su riviste internazionali ad elevato fattore d’impatto (Journal of Petrology) ed a diverse comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali. In seguito al conseguimento del Dottorato il sottoscritto ha prestato servizio presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara essendo stato titolare di tre annualità di assegni di ricerca in ambito petrologico-geochimico. In questi anni il sottoscritto ha proseguito le ricerche sul vulcanismo dell’Etiopia che hanno riguardato lo studio delle associazioni bimodali sia di serie transizionali (basalti/picriti-rioliti), legate all’evento Oligocenico di plateau, che di serie alcaline (basalti-trachiti/sienti) originate da attività tardiva e periferica del plume dell’Afar. In questi studi il sottoscritto ha migliorato le sue conoscenze dei processi differenziativi applicando una modellistica geochimica su base termodinamica (software PELE, MELTS) al fine di riprodurre i processi di frazionamento per gli elementi maggiori ed in traccia e di spiegare l’importante “Daly gap” osservato. L’esperienza maturata in ambiente GIS ha permesso di esplorare le potenzialità di queste tecnologie per stimare con precisione i volumi in gioco, al fine di validare i risultati della modellistica geochimica. I risultati di questi lavori sono stati pubblicati su riviste internazionali ad elevato fattore d’impatto(Earth and Planetary Science Letters, Contribution to Mineralogy and Petrology)ed hanno dato origine a diversi interventi a congressi nazionali ed internazionali. Gli studi di petrografia e petrologia di xenoliti di mantello hanno riguardato diverse situazioni geodinamiche dell’Africa Sahariana (Marocco) e Sub-Sahariana (Etiopia-Kenya), per i quali sono state definiti e modellizzati i principali eventi di estrazione di fusi basici e gli eventi metasomatici, accoppiando lo studio degli elementi maggiori, in traccia e la sistematica isotopica. I risultati di queste ricerche hanno dato origine ad un lavoro su rivista internazionale ed ad un lavoro pubblicato in un volume speciale della “Geological Society of America (GSA)” nonché a numerosi interventi a congressi nazionali ed internazionali. Ulteriori ricerche su xenoliti di mantello provenienti dal Rift Etiopico Meridionale (Mega) e dallo Yemen (Bir Ali) hanno permesso di estendere la conoscenza dei processi che hanno caratterizzato l’evoluzione della litosfera del sistema afro-arabico anche grazie alle fruttuose collaborazioni con l’Università del New Hampshire (Prof. Julie Bryce) e del CNRS di Lione (Prof. Jeanne Blichert-Toft). Le competenze unite alle potenzialità analitiche delle nuove collaborazioni hanno permesso al sottoscritto di aumentare la conoscenza e l’utilizzo di nuove sistematiche isotopiche (Lu-Hf) che rappresentano un importante contribuito nei due studi sopracitati recentemente pubblicati su riviste internazionali (Journal of South American Earth Sciences) e ad alto fattore d’impatto (Chemical Geology, Tectonophysics). Gli studi sulla genesi dei magmi primari e relative sorgenti di mantello di grandi province basaltiche sono proseguiti in seguito ad una recente campionatura di lave picritiche del plateau nord etiopico e yemenita che hanno permesso una ricostruzione più dettagliata delle componenti metasomatiche e della termalità associate al plume dell’Afar, nonché di evidenziare alcuni aspetti petrogenetici propri dei magmi picritici. I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati su Gondwana Research. Ulteriori ricerche hanno riguardato complessi alcalino-carbonatitici del Brasile, con particolare enfasi sulla genesi dei vari tipi di magma e sui processi di differenziazione che hanno portato alla formazione del complesso di Jacupiranga, dando origine ad un recente lavoro pubblicato su Gondwana Research. Nell’ultimo periodo, l’attività di ricerca si è rivolta più in generale ad una review sulla petrogenesi di complessi alcalino-carbonatitici del Gondwana centro-occidentale (articolo pubblicato su Lithos) e del loro significato vulcano-tettonico in relazione alle grandi province basaltiche associate (Paranà, Karoo e Deccan, articolo pubblicato su GSA Special Paper).
Il sottoscritto ha inoltre intrapreso ricerche inerenti al vulcanismo Cenozoico dell’area Mediterranea. Oggetto di queste ricerche è stato il vulcanismo orogenico della Sardegna, ove per la prima volta è stata documentata la presenza di prodotti ad affinità shoshonitica, per i quali
sono state modellizzate le condizioni P-T-X di formazione ed il loro significato geodinamico. Il relativo lavoro è stato pubblicato su Lithos. Sulla medesima rivista è stato pubblicato un lavoro di review mirato alla ricostruzione dell’evoluzione tettono-magmatica dell’area Mediterranea centro-occidentale. Un lavoro più recente ha riguardato invece lo studio petrologico dell’arcipelago delle isole Pontine (svolto in collaborazione con colleghi del CNR di Roma), nel quale il sottoscritto ha ricostruito trends di frazionamento di distinte serie magmatiche (calcalcalina, alta in potassio e shoshonitica) intimamente associate nel Plio-Pleistocene. Il sottoscritto ha inoltre contribuito ad una ricerca inerente lo studio petrografico e petrologico di xenoliti (crostali e di mantello) provenienti da un’area del Mediterraneo Occidentale caratterizzata da una complessa evoluzione geodinamica (Tallante, Cordigliera Betica). Tale studio, pubblicato su Lithos, è risultato rilevante per comprendere la petrogenesi dei magmi lamproitici. I medesimi xenoliti dell’area di Tallante, assieme a quelli provenienti dall’area di Calatrava, sono stati investigati dal punto di vista della sistematica isotopica del carbonio, al fine di raffinare le precedenti ipotesi sulla natura delle degli agenti metasomatici in distinti contesti geodinamici (articolo pubblicato su Lithos). Nell’ultimo periodo il sottoscritto si è occupato dello studio di filoni basici incassati nel basamento ercinico. Questo lavoro, recentemente accettato da Tectonics, ha permesso di estendere le conoscenze sugli eventi di affinità orogeniche del magmatismo Triasssico nel sudalpino.
Studi di geochimica di bassa temperatura
A seguito dell’approfondimento delle conoscenze di geochimica isotopica maturato durante il lavoro di tesi di laurea votato allo studio dell’origine delle patine di alterazione su monumenti storici, negli anni intercorsi tra il 2010 ed il 2012 il Dott. Claudio Natali è stato inserito nel gruppo di Ricerca del Laboratorio Terra&Acqua Tech del Tecnopolo di Ferrara, con il compito di sviluppare un laboratorio per l’analisi degli isotopi stabili di ossigeno ed idrogeno. Durante questo periodo egli ha focalizzato le sue ricerche sulla geochimica applicata di bassa temperatura e in particolare sulla mobilità di alcuni metalli pesanti (Cr, Ni, Pb) nel sistema acqua-suolo/sedimento. L’esperienza maturata precedentemente nelle tecniche di microanalisi e nel trattamento dei dati geochimici hanno permesso di adattare e sviluppare nuovi approcci allo studio della mobilità dei metalli in queste matrici. I risultati di queste ricerche hanno dato luogo alla pubblicazione di tre lavori su riviste internazionali ad elevato fattore d’impatto e di diverse comunicazioni a convegni. In questo ambito egli ha inoltre approfondito le conoscenze sulla geochimica degli isotopi stabili (H, N, O, C) sia su matrici liquide che solide. Dall’anno 2012 il Dott. Claudio Natali è stato titolare di una borsa di studio post-dottorato per il Progetto RESPIRA all’IGG-CNR di Pisa dove ha proseguito lo studio geochimico dell’interazione acqua-roccia e acqua-suolo focalizzando la sua ricerca sulla mobilità di alcuni metalli di transizione in acquiferi serpentinitici. La mobilità dei metalli di transizione in questi sistemi è stata studiata utilizzando diversi approcci inclusa la microanalisi di dettaglio e test di estrazioni sequenziali selettive sull’assemblaggio mineralogico costituente l’acquifero.In questo periodo ha incrementato le proprie capacità analitiche attraverso la messa e punto e la gestione del Laboratorio di Microscopia Elettronica a Scansione. Durante questa esperienza il Dott. Claudio Natali ha anche affrontato studi sulla carbonatazione minerale di serpentino e rocce serpentinitiche in collaborazione con la Columbia University, presso la quale il sottoscritto ha lavorato per un mese e mezzo nel periodo giugno-luglio 2012. I risultati di questa collaborazione sono stati pubblicati su una rivista internazionale ad alto fattore d’impatto e sono stati oggetto di diverse comunicazioni a congressi internazionali e nazionali. Alla conclusione del progetto RESPIRA presso il CNR di Pisa, il sottoscritto ha ripreso la collaborazione con l’Università di Ferrara presso la quale è attualmente assegnista di Ricerca con lo specifico compito di mettere a punto e gestire un laboratorio per l’analisi isotopica di carbonio ed azoto in matrici solide per sviluppare il contributo della geochimica applicata ai sistemi idro-agro-ambientali. In quest’ambito è stata messa a punto una nuova metodologia per la speciazione del carbonio su base termica per l’analisi delle componenti organiche ed inorganiche di matrici ambientali solide di varia natura. I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati su Environmental Science and Pollution Research e su Catena. Nello stesso periodo, il sottoscritto ha contribuito anche all’avanzamento di studi di geochimica isotopica delle acque (δ18O, δD) sia di sistemi idrologici locali (fiume Po) che di acque sotterranee (e superficiali) in zone tropicali (Rift Etiopico) per l’applicazione di questi traccianti geochimici come indicatori per lo studio dei cambiamenti climatici. In quest’ambito, le ultime ricerche riguardano: lo studio della variabilità spazio-temporale geochimica ed isotopica (δ18O, δD) delle acque del fiume Adige alla scala di bacino, la variazione degli isotopi C-N-S delle acque del fiume Po in collaborazione con il Prof. Kay Knoeller dell’UFZ di Halle (Germania). Altri due lavori riguardanti lo studio delle acque del Delta del fiume Po e del suo carico sospeso sono stati recentemente pubblicati nei rendiconti dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Per quanto riguarda lo studio dei suoli, le ricerche si sono concentrate sui suoli idromorfi del Delta del Po accoppiando i dati elementari ed isotopici C-N alla caratterizzazione geochimica tradizionale. Tale approccio si è dimostrato molto interessante per lo studio delle funzionalità sia di suoli ad uso agricolo (Valle del Mezzano), che in substrati “sommersi” utilizzati per la venericoltura (Sacca di Goro e di Scardovari). Sono inoltre meritevoli di menzione le collaborazioni instaurate con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna ed in particolare con la Prof. Livia Vittori Antisari, Coordinatrice Corso di laurea in Progettazione e gestione degli ecosistemi agroterritoriali e forestali e del paesaggio. La metodologia sulla speciazione del carbonio su base termica è stata quindi estesa ed adattata a matrici ambientali più complesse quali suoli e sedimenti, recentemente pubblicata su Catena. I risultati di questi lavori hanno suscitato l’interesse della società Elementar Analysensysteme GmbH (Germania) con la quale il laboratorio EA-IRMS del Dip. di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara ha avviato una collaborazione scientifica per lo sviluppo di nuove metodologie analitiche per una caratterizzazione più dettagliata delle frazioni organiche ed inorganiche di suoli e sedimenti. Questa collaborazione sta supportando lo sviluppo tecnologico di nuovi analizzatori elementari in riferimento alle nuova normativa DIN 19539. In tale ambito la ditta Elementar ha attivato una nuova convenzione (anno 2018) per lo sviluppo analitico di un analizzatore elementare di nuova concezione presso i laboratori EA-IRMS del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di Ferrara. Altresì importanti sono gli studi sulla geochimica delle particelle aerodisperse attualmente in corso in collaborazione con la Dott.ssa Alessandra Bonazza dell’ISAC-CNR di Bologna, con la quale il sottoscritto sta definendo nuovi protocolli analitici per l’individuazione delle sorgenti inquinanti.
partecipazione a progetti finanziati in ambito nazionale ed internazionale
Il sottoscritto ha partecipato come membro dell’Unità di Ricerca del Dip. di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara a diversi progetti nazionali inerenti allo studio del magmatismo e delle sorgenti di mantello in diversi contesti geodinamici: PRIN2005 - “Evoluzione della litosfera indotta dalla migrazione di fusi mantellici in diversi contesti geodinamici”; PRIN2007 – “Eterogeneita' di mantello ed evoluzione geodinamica del sistema litosfera-astenosfera”; PRIN2009 – “Processi di mantello ed evoluzione tettonomagmatica in ambienti estensionali”. Negli anni 2011-2012 Claudio Natali è stato membro effettivo dell’Unità di Ricerca n. 2 (Laboratorio Terra&Acqua Tech) nell’ambito del progetto per la creazione del Tecnopolo dell’Emilia Romagna (POR FESR 2007-2013). Negli anni 2012 e 2013 il sottoscritto ha partecipato come borsista Post-Doc al progetto RESPIRA "REservoir Serpentinitici toscani: da Potenziale Inquinante a Risorsa Ambientale" (POR FESR 2007-2013). Negli anni 2014 e 2015 Claudio Natali ha partecipato attivamente alla stesura di uno studio finanziato della Regione Emilia Romagna per intraprendere la fattibilità di un progetto nel programma H2020 sulla tematica della salinizzazione dei suoli, ed alla reale sottomissione del progetto AGRISALT proposto a una call H2020 (SFS02b-2015). Negli anni 2016 e 2017, il sottoscritto ha partecipato alla stesura del progetto "SaveSOC2 - Valutazione dei flussi di carbonio in terreni agricoli della Pianura Ferrarese e dell’Appennino Modenese e di strategie sostenibili per favorirne il sequestro nella sostanza organica dei suoli", finanziato dalla regione Emilia Romagna nel Piano di Sviluppo Rurale PSR 2014-2020, Misura 16, Focus area 5E. Inoltre, Claudio Natali è membro del gruppo di ricerca che partecipa al progetto internazionale "SAMCODE - Sustainable Approach to Managing Construction and Demolition Waste ” finanziato dalla CEI (Central European Initiative) nell'ambito del Know-how Exchange Programme (KEP). Ref. No. 1206.008-17. Dal 2019 il sottoscritto è stato membro dell'Unità di ricerca del DST dell'Università di Firenze che ha coordinato il progetto PRIN 2015 "Geochemical and isotopic budget of highly metasomatised sub-continental mantle in the Africa and Europe geodynamic systems: modern and fossil analogues".
premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca
La tesi di Dottorato del Dott. Claudio Natali è stata premiata come miglior tesi di Dottorato del XX° Ciclo di Scienze della Terra dall’ Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS 1391) dell' Università di Ferrara e pubblicata sugli annali online IUSS 1391 (http://annali.unife.it/iuss/issue/view/107).
Premio ricevuto della European Society fo Soil Conservation (ESSC) come miglior presentazione poster (Understanding the carbon isotopic signature in complex environmental matrices) al Workshop Internazionale "Biogeochemical processes at Air-Soil-Water Interfaces and Environmental Protection" tenutosi dal 23 al 26 Giugno 2014 a Imola e Ravenna (Italy). (http://www.soilconservation.eu/article001.html).
Premio ricevuto dall'Accademia dei Lincei il premio come miglior presentazione poster (Carbon and nitrogen elementary and isotopic composition of fine particles suspended in the Po river waters) al Convegno "XV Giornata mondiale dell’acqua - grado di inquinamento naturale di acque e suoli in italia" tenutosi a Roma il 15 Marzo 2015.
Premio ricevuto come miglior presentazione poster (Effects of different zeolite amendments on plants C-N isotopic compositions) al "I° IRMS day" tenutosi a S. Michele all.Adige (TN) 9-11 maggio 2016.
Prima lingua
italiano
Altre lingue
inglese , francese
Ottima, Buona
Ottima, Discreta
Capacità e competenze relazionali
Durante la mia esperienza sia di formazione che di ricerca, ho sempre lavorato in team multidisciplinari ed in contesti multiculturali. Ciò ha permesso di approfondire sia a livello teorico che sperimentale gli argomenti di ricerca attraverso un mutuo scambio di conoscenze tra diversi ambiti scientifici. Da menzionare la capacità di relazionarsi con gli studenti a vario livello, maturata sia durante le attività di tutorato e supporto alla didattica che nella supervisione (in qualità di correlatore) di più di venti tesi di laurea. Il sottoscritto ha inoltre coadiuvato numerosi progetti di Dottorato allargando le proprie competenze a varie tematiche di ricerca e ambiti culturali. A conferma della predisposizione a sviluppare relazioni interdisciplinari menziono le collaborazioni attive (documentate da recenti pubblicazioni) con numerosi colleghi del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali e Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano, dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pavia, dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Roma. Sono inoltre documentate proficue e durature relazioni con colleghi di istituti internazionali quali il SUERC (Scottish Universities Environmental Research Centre, UK), l’Università del New Hampshire (USA), la Columbia University (USA), l’Helmholtz Centre for Environmental Reasearch (Halle, DE) e l’Università di Granada (ES). Le competenze relazionali sviluppate sono inoltre risultate funzionali nell’ambito dell’attività del Piano Lauree Scientifiche (PLS) di Geologia, nel quale il sottoscritto è stato coinvolto nell’organizzazione e realizzazione di attività formative e di supporto di circa 40 insegnanti e più di 200 studenti delle scuole secondarie superiori.
La capacità relazionale è dimostrata dalla sistematica abitudine di presentare le proprie ricerche con comunicazioni orali a congressi nazionali ed internazionali. Fra questi ho presentato oralmente le mie ricerche a: FIST 2009-2011, EGU 2010, SGI 2010, ACEME 2013, ASWEP 2014-2015-2016, Ripeterò 2015, Goldschmidt 2015, IRMS DAY 2016, Emc2 2017, 2°IRMS DAY 2018.
Continui scambi tecnico-scientifici sono attivi con il gruppo Elementar (leader nella produzione di Analizzatori Elementari ed isotopici), che spesso contattano il sottoscritto per discutere degli sviluppi tecnologici e per fare dimostrazioni a potenziali clienti dei loro strumenti, che costituiscono un supporto analitico fondamentale nello studio dei sistemi idro-agro-ambientali.
L’estesa rete di conoscenze e relazioni consente al sottoscritto di potersi avvalere della collaborazione di qualificati docenti che hanno manifestato la propria disponibilità a tenere seminari scientifici inerenti alla geochimica dei sistemi idro-agro-ambientali, presso l’Università di Ferrara.
Capacità e competenze organizzative
Nei primi anni come assegnista di ricerca, Claudio Natali ha fatto parte del comitato organizzativo di due Summer Schools patrocinate dall'Istituto Universitario di Studi Superiori (I.U.S.S. Ferrara 1391): “Innovative technologies for land management and the environment: the contribution of geochemistry, geophysics and remote sensing” (Ferrara, 30 Giugno –3 Luglio 2009) e “Monitoraggio e Sostenibilità dei Sistemi Idro-Agro-Ambientali” (Ferrara, 28-30 Giugno 2010). Nell’anno 2011 Claudio Natali è stato coinvolto nell’organizzazione scientifica del convegno Internazionale "XXIVème Colloque de l’Association Internationale de Climatologie" che si è tenuto al MART di Rovereto di Trento dal 6 al 10 Settembre. Recentemente, il sottoscritto è stato coinvolto nel comitato organizzativo del congresso internazionale della European Society for Soil Conservation “Soil and Water Security - challenges for the next 30 years!” che si è tenuto ad Imola dal 6 all’ 8 Giugno 2018. Claudio Natali è stato inoltre co-convener della sessione S18 “The nature of the crust-mantle transition and its effects on the regional tectonic and magmatic evolution” al Congresso SGI-SIMP che si terrà a Catania dal 12 al 14 Settembre 2018.
Dall’anno 2019, Claudio Natali è entrato a far parte dell’editorial board di Ofioliti. Il sottoscritto è inoltre guest editor di un volume speciale della rivista Minerals “"Elemental and Isotope Geochemistry of the Earth's Critical Zone" di prossima pubblicazione nell’anno 2021.
Il sottoscritto ha curato l’iter di Accreditamento Istituzionale per l’UR2 del Laboratorio Terra&Acqua Tech del Tecnopolo di Ferrara. La certificazione, ottenuta da CERMET nell’anno 2012, ha conferito ai laboratori della nuova rete regionale HTN (High Technology Network) una garanzia di qualità dei dati e delle professionalità tecnico-scientifiche coinvolte che ha già attratto diversi committenti del settore pubblico e privato, principalmente per scopi ambientali. In questo ambito, Claudio Natali è responsabile del laboratorio di analisi elementare e spettrometria di massa (EA-IRMS) per la determinazione dei rapporti degli isotopi stabili di C e N in matrici solide, e si occupa della gestione del Laboratorio di Spettroscopia laser Cavity Ring-Down (CRDS) per la determinazione degli isotopi di H e O nelle acque. Ad oggi i laboratori hanno fornito accesso ad istituti di ricerca pubblici e privati alla scala nazionale ed internazionale (Università di Bologna, S. Anna e CNR di Pisa, Università d Padova, Università dei Paesi Baschi-ES). I laboratori sono risultati funzionali alla produzione di dati su matrici di varia natura per lo sviluppo di numerose tesi di laurea e di dottorato di ricerca. Il funzionamento dei laboratori ha permesso l'acquisizione di fondi attraverso la creazione di progetti e convenzioni.
Le capacità organizzative del sottoscritto sono inoltre testimoniate dalla redazione di progetti scientifici sia in ambito nazionale che internazionale. Fra questi, meritevole di menzione è un progetto intitolato “Valutazione dei flussi di carbonio in terreni agricoli della Pianura Ferrarese e dell’Appennino Modenese e di strategie sostenibili per favorirne il sequestro nella sostanza organica dei suoli” redatto congiuntamente ai colleghi del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna che ha ottenuto il finanziamento regionale nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Capacità e competenze tecniche
Competenza nella preparazione dei campioni di roccia-suolo-acqua per analisi geochimiche (XRF, ICP-MS). Particolare capacità e competenze sono state sviluppate per la realizzazione di analisi isotopiche di H e O in matrici acquose e C ed N in matrici solide sia di natura geologica che biologica. Per tali tipologie di analisi isotopiche, il sottoscritto risulta essere il responsabile dei relativi laboratori (CRDS e EA-IRMS) con competenza relativa alla preparazione dei campioni e all’analisi strumentale. In tale ambito, il sottoscritto ha effettuato analisi per numerosi docenti dell’Università di Ferrara e di altre istituzioni nazionali ed internazionali venendo generalmente coinvolto anche nell’interpretazione dei dati prodotti. La varietà di matrici investigate ha permesso al sottoscritto di esplorare svariati protocolli di preparazione, nonché di sviluppare metodologie analitiche innovative sia dal punto di vista tecnico che scientifico. Per quanto riguarda l’analisi degli isotopi radiogenici, il sottoscritto ha maturato esperienza presso i laboratori del SUERC, dove ha personalmente effettuato la preparazione chimica dei propri campioni attraverso leaching preliminare, dissoluzione totale, separazione degli elementi di interesse (Sr, Nd, Pb) e caricamento su filamento per l’analisi TIMS, effettuata sotto la supervisione del tecnico V. Gallagher.
Per quanto riguarda il trattamento dei dati, si sottolinea la maturata capacità di utilizzare software per la modellistica petrologica come MELTS, PELE, ArcBasalt Simulator, PRIMELT, PETROLOG, nonché la capacità di elaborazione dei dati con approccio geostatistico, e la competenza nell’utilizzo dei più moderni applicativi su base GIS per l’associazione del dato spaziale a quello geochimico.
Competenze nella divulgazione dei risultati delle ricerche
Elenco pubblicazioni:
Relazioni orali a congressi e workshops:
Corsi ed esperienze di formazione
Elenco dei corsi di Formazione e Summer Schools:
2005: Corso diArcview GIS (rel. 3.2. and 9) presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Ferrara, 20–24 Giugno 2005.
Summer School - I.U.S.S. Ferrara 1391. “GEOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO E LA SALVAGUARDIA DELLE RISORSE IDRICHE”. Ferrara, 27-Giugno-1 Luglio 2005.
2006: Summer School - I.U.S.S. Ferrara 1391. “WASTE RECYCLING AND NEW BUILDING MATERIALS:INNOVATIVE TECHNOLOGIES FROM GEOSCIENCES AND ENGENEERING”. Ferrara, 3-7 Luglio 2006.
2007: EMAW 2007. European Mantle Workshop. “PETROLOGICAL EVOLUTION OF THE LITOSPHERIC MANTLE FROM ARCHEAN TO PRESENT”. Ferrara, 29-31 Agosto 2007.
Corso teorico-pratico “INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA DI MASSA AL PLASMA (ICP-MS) E ALL’USO DELLE CELLE DI REAZIONE-COLLISIONE” at Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Ferrara, 25-26 Giugno e 22-23 Ottobre 2007 tenuto dal Dott. Sandro Spezia (Thermo-Fischer Scientific).
2008: Corso teorico-pratico “ISOTOPE GEOCHEMISTRY AND APPLICATIONS” presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Ferrara, Aprile 2008, tenuto dal Prof. Robert M. Ellam (Scottish Universities Environmental Research Centre).
2009: Summer School - I.U.S.S. Ferrara 1391. “INNOVATIVE TECHNOLOGIES FOR LAND MANAGEMENT AND THE ENVIRONMENT: THE CONTRIBUTION OF GEOCHEMISTRY, GEOPHYSICS AND REMOTE SENSING”. Ferrara, 30 Giugno – 3 Luglio 2009.
2010: Scuola di Studi Avanzati - I.U.S.S. Ferrara 1391. “MONITORAGGIO E SOSTENIBILITÀ DEI SISTEMI IDRO-AGRO-AMBIENTALI”. Ferrara, 28-30 Giugno 2010.
Corso teorico-pratico “PHREECQ: HYDROGEOCHEMICAL TRANSPORT MODELLING COURSE” presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Ferrara, 28 Settembre - 1 Ottobre 2010, tenuto dal Prof.Boris van Breukelen (University of Amsterdam).
2012: Training scientifico “Isotope mass Spectrometry” San Michele all’Adige (TN), 11-13 Aprile 2012.
2013: Corso teorico-pratico: “BASIC INSTRUMENT AND APPLICATION TRAINING EA-IRMS” presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, Università di Ferrara, 2-5 Dicembre 2013, tenuto dal Dott. Filip Volders (Isoprime-Elementar).
2016: Corso teorico-pratico: “1° IRMS-day” San Michele all’Adige (TN), 9 – 11 Maggio 2016.
2017: Corso teorico-pratico: “ISOSCAPES” San Michele all’Adige (TN), 1 – 4 Agosto 2016, tenuto dai Prof. G. Bowen e J. West (Utah University, USA).
2018: Corso teorico-pratico: “2° IRMS-day” Messina, 27 – 29 Giugno 2018.
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