Il corso intende presentare agli studenti le vicende più significative della storia del restauro, analizzando, per alcune tipologie di manufatti, anche i fenomeni di degrado e le relative tecniche di intervento. L’obiettivo è di fornire gli strumenti per una prima comprensione dell’evoluzione del concetto di restauro nel tempo e del modificarsi delle pratiche operative, anche in relazione al formarsi di un pensiero critico, che ha portato gradualmente alla moderna teoria del restauro
- M. Ciatti, Appunti per un manuale di storia e di teoria del restauro, Firenze, Edifir, 2009
- Per la conservazione dei dipinti. Esperienze e progetti del laboratorio dell’OPD, a cura di M. Ciatti, Firenze, Edifir, 2012 (alcune parti che verranno indicate dal docente)
- 2 articoli a scelta tra una rosa indicata dal docente
Testi consigliati:
- C. Brandi, Teoria del restauro, Torino, Einaudi, [1963] 2000
- Problemi di restauro. Riflessioni e ricerche, a cura di M. Ciatti, nuova edizione, Firenze, Edifir, 2002
- Cosa cambia. Teorie e pratiche del restauro nell’arte contemporanea, a cura di C. Mundici e A. Rava, Milano, Skira, 2013
Obiettivi Formativi
Conoscenze acquisite:
Conoscenza e comprensione delle tappe fondamentali relative alla storia del restauro, dei fenomeni di assestamento e degrado nonché delle fasi e tecniche di intervento su alcune delle principali tipologie di manufatti. Lineamenti di teoria del restauro. Principali campi di applicazione delle indagini diagnostiche. Apprendimento del lessico tecnico.
Competenze acquisite:
Saper collocare storicamente e culturalmente gli interventi di restauro. Saper individuare su un manufatto le fasi principali di un intervento di restauro e le sfere di azione delle diverse competenze (scienziato, storico dell’arte). Comprensione e utilizzo del lessico tecnico.
Capacità acquisite al termine del corso:
Capacità di:
- osservare criticamente un manufatto, interrogandosi sulle ragioni che hanno portato al suo stato attuale.
- individuare le principali problematiche di un manufatto e riconoscere le prime linee di intervento necessarie
- iniziare a sviluppare un processo di indagine in rapporto e collaborazione con lo storico dell’arte;
- sviluppare ed esporre le conoscenze acquisite durante il corso utilizzando il linguaggio tecnico.
Prerequisiti
Nozioni base di Storia dell'Arte.
Metodi Didattici
Il corso sarà articolato in lezioni frontali, in aula, mediante l'ausilio di slides. Alcune ore saranno dedicate a lezioni fuori aula, destinate alla visita di laboratori e cantieri di restauro, per permettere agli studenti di avere un'esperienza più diretta con i manufatti e comprendere meglio il significato di operazioni, pratiche e metodologie di intervento.
Altre Informazioni
Per qualsiasi informazione o chiarimento, si prega di contattare il docente via mail per concordare un appuntamento. Si pregano inoltre gli studenti non frequentanti di contattare il docente per concordare il programma d’esame.
Modalità di verifica apprendimento
Tradizionale esame orale, a colloquio.
Per gli studenti frequentanti, gli argomenti trattati a lezione costituiranno parte integrante della verifica finale.
Programma del corso
Il corso muove dall’assunto che un corretto e moderno intervento di restauro debba partire da una conoscenza globale delle opere dal punto di vista storico-artistico, tecnico, della loro storia materiale e conservativa, anche attraverso l’uso di indagini diagnostiche, e che per arrivare a questo risultato sia necessario un reale dialogo tra più competenze, basato su una conoscenza di base condivisa.
Il corso intende quindi affrontare l’evoluzione del concetto e delle pratiche di restauro nel tempo, dimostrando come essi siano cambiati in rapporto al contesto storico e culturale, alla funzione dell’arte, all’ampliamento delle conoscenze tecniche, scientifiche e sui materiali, e come l’impostazione attuale sia frutto di un processo che si è avviato nel corso dei secoli e si è poi consolidato con alcune fondamentali esperienze nel Novecento. Contestualmente, si seguirà il percorso compiuto dagli operatori, con il lungo passaggio dall’artista come unico riferimento per gli interventi, alla figura del tecnico sempre più specializzato, fino ad arrivare al restauratore modernamente inteso, che lavora in team, affiancato dallo storico dell’arte e dal tecnico diagnosta.
Le lezioni saranno articolate in moduli riferiti ognuno a una delle principali tipologie di manufatti: pittura su tela e tavola, pittura murale, scultura. Per ciascuna di esse verranno forniti brevissimi cenni sulle tecniche esecutive, essenziali per consentire una migliore comprensione delle tecniche di restauro, sarà ripercorsa la storia del restauro dall’Antichità all’inizio del Novecento, si analizzeranno le principali cause e forme di degrado e metodologie di intervento attuali, anche attraverso l’esposizione di casi studio rappresentativi. Un occhio di riguardo verrà riservato al contributo che la scienza e la diagnostica possono dare in fase conoscitiva e di restauro dell’opera. Un ultimo modulo sarà dedicato alla conservazione dell’arte contemporanea, che pone ulteriori problematiche rispetto all’arte tradizionale per i materiali e le tecniche utilizzate (spesso non tradizionali e sperimentali), per la necessità di salvaguardare l’intenzione dell’artista, in molti casi ancora in vita, ed evitare il rischio di disconoscimento dell’opera.