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Norme e regolamenti

 
Norme e regolamenti di Ateneo

Manifesto degli studi; Regolamento didattico di Ateneo; Ordinamento didattico classe L43

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Regolamento  Didattico

Obiettivi formativi specifici del Corso

L'obiettivo principale della Laurea è la creazione di figure professionali in grado di eseguire indagini di diagnostica scientifica mirate alla conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche di materiali impiegati nei beni culturali al fine di garantirne la salvaguardia e la conservazione. In particolare, la figura professionale che dovrebbe scaturire dal percorso formativo corrisponde in buona parte al tecnologo per la diagnostica di beni culturali presente in molti altri paesi (europei e non). Tale figura, che dovrebbe avere un'importanza ed un ruolo del tutto paritario rispetto a quello di altre figure professionali quali storici dell'arte, architetti, archeologi, etc., potrebbe senz'altro favorire l'adeguamento di Enti quali Sovrintendenze, Musei Archeologici, etc.. agli standards europei e mondiali. Pertanto é compito del nostro CdL aiutare gli studenti a sviluppare e affinare una corretta attitudine mentale fornendo loro fin dal primo anno di corso sia conoscenze teoriche che metodologiche, attraverso l'apprendimento di tecniche sperimentali di laboratorio applicate alle indagini su manufatti riferibili ai beni culturali in senso lato. Per questo motivo il nostro CdL presenta un'attività didattica strutturata sia in corsi di carattere teorico, intesi a fornire le competenze di base in chimica, matematica, fisica, mineralogia, petrografia, biologia, sia in corsi di laboratorio, mirati a fornire le tecniche di indagine sperimentale e di elaborazione dei dati.
Gli obiettivi formativi specifici del CdL proposto sono riassumibili nei seguenti punti in accordo ai Descrittori di Dublino.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati conseguiranno conoscenze e capacità di comprensione nell'ambito delle principali tecniche di diagnostica scientifica per la conservazione e il restauro dei beni culturali, con elementi di cultura multidisciplinare nel campo della storia dell'arte, dell'archeologia e dell'architettura, nonche' di discipline tecnologiche. Le discipline scientifiche che consentiranno di raggiungere tale obiettivo saranno la fisica, la chimica, le scienze delle terra, la biologia e la matematica con una forte polarizzazione verso gli aspetti applicativi legati alla diagnostica di beni culturali. In particolare, in relazione alla conoscenza e capacità di comprensione, i laureati dovranno:
possedere una solida formazione scientifica di base
possedere una buona padronanza dei metodi e delle tecniche di indagine e d'interpretazione dei dati per la conoscenza, il recupero e la conservazione dei beni culturali;
possedere adeguate conoscenze tecnico-scientifiche:
sulle caratteristiche morfologico-strutturali del bene culturale,
sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che lo compongono,
sulle possibili tecnologie d'intervento per il restauro e la conservazione,
sulle applicazioni archeometriche nei diversi campi di interesse;
possedere adeguate competenze per individuare interventi mirati a contrastare i processi di degrado e di dissesto dei beni culturali in uno o più dei seguenti settori: architettonico, storico-artistico, archeologico, archivistico e librario, musicale, teatrale, cinematografico, scientifico, ambientale, antropologico;
possedere adeguate competenze e metodologie per la gestione dei dati, la comunicazione e la gestione dell'informazione;
essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano.
possedere adeguate conoscenze in campi paralleli e di formazione multidisciplinare nell'ambito di settori storico-artistici, archeologici ed architettonici.


Il livello raggiunto dovrà essere tale da consentire al laureato di comprendere libri di testo avanzati, includenti anche la conoscenza di alcuni temi d'avanguardia nel campo degli studi in oggetto.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati saranno capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione relativamente ad un approccio professionale basato sui seguenti punti:
essere in grado di svolgere indagini scientifiche per l'individuazione delle cause e dei meccanismi del deterioramento del bene culturale, analisi e valutazione dei risultati e costruzione di modelli utili ad individuare azioni di conservazione e di restauro più appropriate;
essere in grado di svolgere diagnostica prima, durante e dopo l'intervento di conservazione;
essere in grado di svolgere lavoro in gruppo al fine di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
essere in grado di svolgere attività nelle istituzioni preposte alla gestione ed alla manutenzione del patrimonio culturale e nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo e del recupero ambientale.
essere in grado di eseguire analisi diagnostiche su materiali, anche in contesti non propriamente legati ai beni culturali.

In relazione ai punti sopra scritti i laureati saranno in possesso di competenze adeguate sia per ideare che per sostenere argomentazioni e per risolvere problemi nel campo della diagnostica applicata alla conservazione e al restauro.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati avranno la capacità di raccogliere ed interpretare dati scientifici frutto di analisi diagnostiche sulle varie tipologie di manufatti costituenti i beni culturali in modo tale da poter determinare giudizi autonomi che consentano al laureato (il tecnologo diagnosta di beni culturali) di lavorare con un certo grado di autonomia in gruppi di lavoro preposti alla conservazione e restauro di beni culturali coinvolgenti varie figure professionali.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati sapranno comunicare i risultati e le informazioni desumibili dalle analisi di laboratorio, nonche' l'individuazione di problemi e possibili soluzioni, ai vari interlocutori specialisti (chimici, fisici, biologi, geologi, ecc.) e non specialisti (archeologi, storici dell'arte, architetti, geometri, conservatori-restauratori, ecc.).
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati svilupperanno quelle capacità di apprendimento che saranno loro necessarie per intraprendere con un alto grado di autonomia gli studi successivi nel biennio magistrale in scienze per la conservazione e il restauro (classe 11/M) e per eventuali altri bienni magistrali (o curricula) eventualmente attivati in classi di discipline scientifiche aventi ad oggetto le stesse discipline applicate alla conservazione e al restauro.
Ambiti occupazionali
I laureati, avendo ottenuto una solida impostazione scientifica generale unita ad adeguate conoscenze storico-artistiche, archeologiche ed architettoniche, potranno configurarsi come figura professionale che riassuma le competenze di tecnico diagnosta dei materiali, della valutazione dei processi di degrado e dei prodotti e tecnologie idonei all'intervento conservativo. Questo consentirà loro di potersi occupare, oltre che nelle Università e nei Centri di Ricerca, nei laboratori delle Soprintendenze, di istituti di restauro e relative industrie, anche come libera attività professionale e di consulenza.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali presso le istituzioni preposte alla gestione e alla manutenzione del patrimonio culturale, enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della salvaguardia, conservazione, e tutela dei beni culturali.
Non esistono specifici riferimenti a dette attività professionali nella classificazione delle professioni ISTAT 2011 (3.4.4.4.0 – Tecnici del restauro / ISTAT 2011) in quanto i corsi di studio sono di nascita relativamente recente e hanno subito la revisione della classe L43 nel 2010 definendo profili professionali che pertanto non potevano essere contemplati con la corretta definizione. Tuttavia enti locali, nazionali e lo stesso MIBAC fanno riferimento ai nuovi profili professionali (diagnosta, tecnico di laboratorio per i beni culturali, tecnici del restauro etc..) associati al percorso formativo oggetto del presente ordinamento.

Requisiti di accesso ai corsi di studio

Le conoscenze di base necessarie per un agevole accesso al Corso sono di norma acquisite al termine della Scuola Media Superiore e consistono in una buona preparazione culturale generale e più approfondite conoscenze in discipline di base (matematica, fisica, chimica, storia dell'arte, archeologia, ecc).
L'accertamento del grado di preparazione degli studenti è effettuato mediante una verifica obbligatoria ma non vincolante per l'iscrizione. Tale verifica avrà lo scopo di individuare eventuali lacune dello studente riguardo le conoscenze matematiche di base necessarie per affrontare il corso di studio. La prova di valutazione, basata su test a risposta multipla, di norma, è organizzata prima dell'inizio delle attività didattiche. L'esito della prova di accertamento è comunicato in forma anonima allo studente. La non partecipazione al test impedisce la registrazione degli esami mentre, il suo mancato superamento, determina un debito formativo. L'eventuale debito formativo viene estinto con la partecipazione ad attività didattiche integrative (obblighi formativi aggiuntivi - OFA) appositamente organizzate dalla Scuola.

Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula

Il Corso ha la durata normale di 3 anni. Di norma l'attività dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 crediti adempiendo a tutto quanto previsto dall'Ordinamento, può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.
Il Corso di Laurea prevede un percorso formativo unico, con possibilità di articolazione in moduli di alcuni insegnamenti, come riportato nella Tabella. La Guida dello Studente indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati, la loro eventuale suddivisione in moduli (anche per corsi afferenti allo stesso ssd e non suddivisi in moduli nella tabella allegata) e la suddivisione degli insegnamenti attivati fra i vari anni di corso.
Il Corso di Laurea è basato su attività formative relative a 6 tipologie: a) di base, b) caratterizzanti, c) affini o integrative, d) a scelta autonoma dello studente, e) prova finale e conoscenza della lingua straniera, f) ulteriori attività formative (conoscenze linguistiche, tirocini ed altre conoscenze utili all'inserimento nel mondo del lavoro).
Per le attività formative autonomamente scelte dallo studente sono riservati 12 CFU. Per la designazione delle attività a scelta dello studente, questi potrà selezionare corsi d'insegnamento fra tutti quelli attivati nell'Ateneo. La scelta di tali attività e' libera purche' coerente con il progetto formativo ai sensi dell'art. 10 comma 5 a) del DM 22/10/2004 n. 270. Il Consiglio di Corso di Laurea si riserva di verificare tale coerenza e di accettare il piano di studi dello studente.
Le attivita' autonomamente scelte corrispondono, di norma, a corsi universitari previsti dall'Universita' di Firenze. Il corso di laurea potra' indicare ogni anno nel Manifesto degli Studi una lista di insegnamenti, tra quelli attivati in Ateneo, che per i loro requisiti di accesso e la loro organizzazione si prestano particolarmente alla libera scelta da parte degli studenti. Sono riservati 6 CFU per il tirocinio. Il tirocinio consisterà in soggiorno attivo presso strutture universitarie o enti pubblici o ditte private per un periodo di ore pari a 25 x 6cfu a tempo pieno per acquisire e/o perfezionare conoscenze dei problemi e manualità delle tecniche, utile anche ai fini dello svolgimento dell'elaborato della prova finale.
Sono riservati 12 CFU per la Prova finale e 3 CFU per la conoscenza della lingua straniera (inglese).

Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto

Ciascun insegnamento viene erogato con tipologia della forma didattica (frontale, esercitazione, laboratorio, seminario, ecc.) che dovrà essere esplicitata ogni anno nella Guida dello Studente. Analogamente gli obiettivi formativi specifici dei singoli insegnamenti e di ogni altra attività formativa dovranno essere pubblicati ogni anno sul sito web del Corso di Laurea.
Gli insegnamenti sono di norma organizzati in unità didattiche "semestrali".
Alcuni corsi d'insegnamento possono essere organizzati in più unità didattiche (moduli); tali corsi verranno indicati annualmente nella Guida dello Studente.
I crediti sono attribuiti col superamento dell'esame relativo che puo' essere scritto, orale, pratico o con combinazione delle suddette tipologie. Quando un corso sia articolato in due o più moduli l'esame sarà unico. Durante le lezioni potranno essere effettuate prove scritte o orali di verifica in itinere valutabili ai fini della verifica finale. I dettagli delle modalità di verifica della preparazione di cui sopra dovranno essere specificati ogni anno nella Guida dello Studente e pubblicati sul sito web del Corso di Laurea.
Gli esami di profitto saranno tutti valutati in trentesimi ad eccezione delle verifiche relative alle seguenti attività formative, Inglese e Tirocinio per le quali la valutazione dell'esame di ammissione è espressa, senza voto, con una delle seguenti indicazioni: "idoneo"/"non idoneo".

Il numero totale di esami previsto è 19 più gli esami a libera scelta dello studente che ai sensi del DM 26 luglio 2007, Art. 4, comma 2, e delle linee guida emanate con il DM 26 luglio 2007 vengono contati come un unico esame. Pertanto il numero massimo di esami previsto è 20.

Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere

La conoscenza della lingua inglese potrà essere riconosciuta, oltre che dalla verifica ad opera Centro Linguistico d'Ateneo mediante test predisposto ad hoc, anche sulla base di certificazione rilasciata da strutture esterne secondo l'art. 10 comma II del RDA.

Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini

L'attività di tirocinio (6 cfu) sarà valutata attraverso una relazione dei tutor che avrà lo scopo di verificare l'acquisizione degli obiettivi esplicitati nel progetto formativo di tirocinio e l'esito si concretizzerà nell'accreditamento senza votazione dei cfu relativi. Lo studente può fare domanda al consiglio di Corso di Laurea per essere dispensato dal sostenere l'attività di tirocinio purchè presenti dettagliata documentazione circa l'avvenuta effettuazione di questo al di fuori della frequentazione del Corso di Laurea. Resta insindacabile il giudizio del consiglio di Corso di Laurea che valuterà se l'attività designata per la dispensa e' congruente con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea.

Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU

Periodi di studio all'estero saranno valutati e riconosciuti in accordo ai Learning Agreement debitamente sottoscritti ed approvati prima dell'effettuazione del soggiorno secondo le tabelle di conversione dei voti approvate a livello di Scuola.

Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita

Per obbligo di frequenza si intende il raggiungimento di almeno il 75 % di presenze.
E' previsto l'obbligo di frequenza per tutte le esercitazioni di laboratorio purchè esplicitate nella guida dello studente.
Le propedeuticità, vengono definite dal Consiglio di Corso di Laurea insieme al piano di studio della COORTE di riferimento, e sono riportate ogni anno nella Guida dello studente.

Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time

Il Corso di Laurea prevede la possibilità di immatricolare studenti part-time, con le modalità definite dal Manifesto degli Studi.
Il Corso di Laurea dichiara la propria disponibilità a collaborare alle iniziative che l'Ateneo si impegna a sviluppare per gli studenti lavoratori o part-time, anche mediante corsi e lezioni in orari diversi da quelli previsti nel Manifesto del Corso di Studi. La verifica di profitto potrà avvenire in apposite sessioni di esami, in aggiunta alle sessioni di verifica ordinarie delle singole attività formative.

Regole e modalità di presentazione dei piani di studio

I piani di studio sono presentati di norma nel mese di novembre di ogni
anno o comunque entro il 31 dicembre.
Il Corso di Laurea delibererà l'approvazione entro 30 giorni dal termine di presentazione dei piani. Qualora si verifichino incoerenze rispetto al progetto formativo di cui al precedente art. 2, lo studente sarà convocato da apposita commissione che suggerirà opportune modifiche e nel qual caso il piano di studi potrà essere ripresentato seduta stante.
Il piano di studi può essere ripresentato l'anno successivo apportando modifiche al precedente; ha valore l'ultimo piano approvato. La scelta delle attività a scelta autonoma è libera, deve però essere coerente con il progetto formativo ai sensi dell'art.10 comma 5 a) del D.M. 22/10/2004 n.270. Il Consiglio di Corso di Laurea si riserva di verificare tale coerenza e di accettare il piano di studi dello studente.
Il Manifesto del Corso di Studi, anno per anno, indica dei percorsi consigliati per i quali l'approvazione risulta automatica.

Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo

La prova finale consiste in un colloquio avente ad oggetto un elaborato scritto/grafico/scrittografico, etc. predisposto dallo studente con un docente referente detto relatore. Lo studente redige tale elaborato su un'attività sperimentale o di tipo compilativo, in una delle discipline seguite nel corso di laurea al quale saranno assegnati 12 CFU e pertanto potrà sostenere questo esame finale lo studente che avrà acquisito almeno 168 CFU. L'attività relativa alla prova finale deve essere concordata con un relatore e seguita dal relatore stesso. Si può prevedere la presenza di un correlatore. La discussione della relazione avviene davanti ad una Commissione di laurea. L'attività formativa personale dello studente e quella coadiuvata dal relatore/correlatore di norma non dovrà superare il tetto delle ore desumibili dal prodotto dei cfu assegnati per 25.
Il voto di laurea, espresso in centodecimi con eventuale lode, valuta il curriculum dello studente, la relazione scritta e la presentazione orale della medesima. Si possono prevedere incentivi legati al tempo di conseguimento del titolo nella misura massima di 1 punto che concorreranno a determinare la votazione finale in centodecesimi.

Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario

Crediti acquisiti da studenti presso altre istituzioni universitarie italiane, dell'Unione Europea o di altri paesi, potranno essere riconosciuti dal Corso di Laurea in base alla documentazione prodotta dallo studente ovvero in base ad accordi bilaterali preventivamente stipulati o a sistemi di trasferimento di crediti riconosciuti dall'Università di Firenze.
I crediti acquisiti in altri Corsi di laurea saranno riconosciuti sulla base della corrispondenza con il ssd e tenuto conto dei programmi effettivamente svolti nel rispetto della normativa vigente. Il mancato riconoscimento di cfu nel medesimo settore dovrà essere adeguatamente motivato e comunque dovranno essere riconosciuti almeno il 50 % dei cfu già maturati nel ssd nel caso di provenienza da Corsi di laurea appartenente alla medesima classe.
Si possono riconoscere in via del tutto eccezionale cfu acquisiti in un ssd diverso da quello presente nella tabella di cui all'art. 6 previa delibera del CdL che riconosca l' equipollenza di ssd in relazione ai programmi.
In Allegato B è riportata la Tabella di conversione per i passaggi degli studenti dalla vecchia Laurea in "Tecnologia per la Conservazione e Restauro dei Beni Culturali" (classe 41 ex DM 509/1999) alla nuova Laurea in "Diagnostica e Materiali per la Conservazione e il Restauro" (Classe L-43 ex DM 270/2004, modificata ex-DM del 28/12/2010). Situazioni particolari non riconducibili direttamente a quanto riportato nella Tabella saranno valutate singolarmente dal Consiglio di Corso di Laurea.

Lo studente potrà selezionare in qualità di attività a scelta autonoma competenze ed abilità professionali acquisite presso soggetti esterni all'Università, ai sensi dell'art. 8 comma 1 lettera f del Regolamento Didattico d'Ateneo, purché nella richiesta di riconoscimento siano indicati chiaramente: programma didattico dell'attività formativa, ore totali di frequenza, superamento di prova di profitto o meno ed in caso affermativo votazione riportata, struttura esterna presso cui l'attività è stata svolta ed ogni altra informazione utile affinché la struttura didattica possa deliberare in merito. In ogni caso resta insindacabile la decisione della struttura didattica di convalidare o meno i crediti formativi acquisiti presso soggetti esterni. Il numero totale di detti crediti sarà al massimo pari a 12.

Servizi di tutorato

Allo scopo di fornire informazioni e consigli sui percorsi didattici e sull'organizzazione del Corso di Laurea è istituito un servizio di tutorato così da assicurare agli studenti la disponibilità di docenti e ricercatori.
Ogni docente ha l'obbligo di svolgere attività tutoriale nell'ambito dei propri insegnamenti e di essere a disposizione degli studenti, per consigli e spiegazioni, per almeno due ore alla settimana.

Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte

In conformità con l'art. 4, comma 5, del DM del 26 luglio 2007, altre informazioni, ad esempio relative alle procedure di valutazione interna ed esterna, alle strutture e ai servizi a disposizione del corso e degli studenti iscritti, ai supporti e servizi a disposizione degli studenti diversamente abili, all'organizzazione della attività didattica, ai servizi di orientamento e tutorato, ai programmi di ciascun insegnamento e agli orari delle attività, sono rese disponibili agli studenti nel sito WEB del Corso di Laurea.
I procedimenti e le decisioni di carattere personale saranno comunicati al destinatario in forma strettamente privata.

Valutazione della qualita'

Il  corso  di  Laurea  adotta  al  suo  interno  il  sistema  di  rilevazione  dell'opinione  degli  studenti  frequentanti  gestito  dal  Servizio  di  valutazione  della  didattica  dell'Ateneo riguardante tutti gli insegnamenti del Corso di Studio.
La Commissione Didattica Paritetica, sulla base dei risultati di tale rilevazione, presenta annualmente una valutazione sull'efficacia della didattica predisposta nell'anno accademico precedente. Anche sulla base di questa relazione, il Consiglio di Corso di Laurea introduce nella successiva Guida dello Studente le modifiche ritenute più adatte per migliorare la qualità dell'offerta didattica.
Il  corso  di  Laurea attiva  al  suo  interno  un  sistema  di  valutazione  delle  qualità  coerente con  il  modello  approvato  dagli  Organi  Accademici, predisponendo, qualora richiesto, un gruppo di autovalutazione avente come compito di redigere annualmente il Rapporto di Autovalutazione.

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

07.12.2023

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